Sabato 2 giugno 2018, sul volgere della sera, un nutrito gruppo di fotografi, equipaggiati e attrezzati a dovere, si è dato il rendez-vous alle porte del piccolo borgo rurale di Bonavilla, in comune di Pasian di Prato.

In quella vastità di campi, coltivati a culture diverse, uno dei tanti sentieri su manto sterrato, che caratterizzano il Parco del Beato Bertrando, conduce a un’antica quercia, la “Farnia”, situata nel mezzo di un prato incolto, quasi a fare la guardia a quei terreni, un tempo patrimonio dell’economia agricola di questi territori, ora prati stabili di pregio naturalistico e paesaggistico.

Quei fotografi, ovviamente, eravamo noi, assistiti dal nostro amico e socio Massimo Siega Ducaton e dai tutor, un esercito di attori in cerca di un protagonista da inquadrare.

In realtà, in questo palcoscenico improvvisato il cui “décor” era la vastità di questi prati, la protagonista era proprio lei, la farnia, ripresa e inquadrata da molteplici posizioni diverse, quasi “spogliata” della sua stessa privacy.

Il sole poi, abbassandosi progressivamente all’orizzonte, ha regalato spettacoli di luce rifrangente attraverso le fronde della quercia, specialmente creando un effetto “stella”, che ognuno di noi, ciascuno a modo suo, ha immortalato.

Il tempo è però trascorso via velocemente, e il più grosso riflettore ha lasciato il posto a uno sfondo sempre più blu, che ha smorzato le ombre portandosi via con sé ogni contrasto.

Era giunta quindi la sera, e per gli attori era il momento di lasciare la scena.

In conclusione, un’altra significativa esperienza, la “nostra” esperienza sul “campo”.. del Patriarca Bertrando.

Articolo di Matteo Pivotto

Foto di Rolando De Cecco