Circolo Fotografico Culturale L'Obiettivo A.P.S.

Pasian di Prato (UD)

I Martedì dell'Obiettivo

I martedì dell'Obiettivo: incontro con Roberto Casasola

C’era (una volta?) la fotografia. No, non stiamo trattando della rievocazione nostalgica di una qualche attività ancestrale, assai praticata in un remoto passato, ma che si è poi dispersa nel turbinìo dell’innovazione.

Tuttavia, per noi che ci occupiamo di fotografia (anche se solo per passione, ma forse è proprio questa la nostra “spinta emotiva” più autentica), un flash-back a quello che era la fotografia non “una volta”, ma fino a dieci anni fa, rappresenta un piacevole “salto all’indietro” anche nella nostra “storia”.

La fotografia, lo abbiamo ribadito più volte, è arte, è passione, è pure una sfida, ma è anche e soprattutto... un “progetto”, ovvero un “brainstorming”, un procedimento ragionato e studiato nei minimi dettagli, effettuato allo scopo di realizzare un’immagine, o un kit di immagini, che abbia un significato preciso.

E il messaggio trasmesso dalle foto può non essere soltanto lo squarcio di una storia di vita vissuta, ma anche uno spot pubblicitario, lo slogan per il consiglio all’acquisto di un determinato prodotto. È così, allora, che sono nati i set fotografici finalizzati alla realizzazione di campagne pubblicitarie.

Il fotografo Roberto Casasola, ospite al ns. Circolo martedì 20 febbraio 2018, in occasione delle nostre consuete serate di incontro con i professionisti, ha proiettato il nostro immaginario collettivo in un mondo intriso di professionalità singolari, di modalità di lavoro forse ormai dimenticate, di fantasia creativa mescolata un po’ all’arte e alla corografia scenica teatrale.

E chi mai poteva immaginare adesso, abituati a far uso delle tecniche digitali di fotomontaggio e creazione di layer e maschere sulle immagini, che per allestire un set pubblicitario era necessario ricorrere a un architetto per la progettazione della scenografia, e al noleggio di materiali e suppellettili vari per ambientare la merce da promuovere in un contesto domestico, familiare, che attirasse l’attenzione del consumatore?

Un lavoro artigiano, scrupoloso, meticoloso; un know-how specialistico nella scelta e nel posizionamento delle luci, dei fondali, degli oggetti nella scena i quali, seppur numerosi, risultavano comunque “essenziali”, perché asservivano soltanto allo scopo di fungere da “background” al prodotto che si stava valorizzando.

Ecco quindi di cosa si è parlato in occasione di questo workshop serale: di una tipologia di ripresa fotografica che celava una progettualità, soprattutto quando non esistevano ancora le moderne tecniche di ritocco digitale, e dove quindi il montaggio dei singoli elementi sulla fotografia era effettuata “a mano”, con colla e nastro adesivo.

Roberto Casasola ha praticamente realizzato il set pubblicitario di ogni oggetto che normalmente utilizziamo nella vita di tutti i giorni: dalle scarpe, ai divani, ai frigoriferi, al latte e agli altri generi alimentari, ecc..

Curioso, quindi, per noi “appassionati”, scoprire tecniche che sono mutate con l’avvento dell’era digitale, ma che faranno sempre parte di un patrimonio artigianale e professionale che non potrà mai essere cancellato.

Come sempre, in conclusione, il nostro “viaggio al centro della fotografia d’autore” continua.

 

Matteo Pivotto